Comunicati stampa

 

La Sporca trentina è pronta al via

Festival a Scauri dal 4 al 7 agosto 2011: apre Silvia Bolognesi

Iniziano da Silvia Bolognesi le sperimentazioni di Quella sporca trentina, un festival poco incline ai cliché. Insoliti gli spazi delle manifestazioni, nuova la formula di finanziamento (pay per event) e soprattutto, nuovi gli artisti. Nessuno ha compiuto ancora i 40.

Il suggestivo scenario notturno della scogliera di Scauri ospiterà il 4 agosto alle 22 le orchestrazioni  di una compagine di 9 talenti. Guidati da Silvia Bolognesi, i virtuosi dell’Open Combo animeranno una serata di jazz sofisticato e trascinante.

Il progetto ‘Large’ mette in risalto l’impeccabile tessitura ritmica, le calde coloriture dei suoni e l’originalità compositiva della Bolognesi, acclamata interprete del jazz avanguardistico afroamericano. Mai pedanti, intellettualistiche o autocelabrative, le composizioni della Bolognesi rappresentano quanto di più innovativo si possa ricavare dalla tradizione jazzistica orientata alle emozioni e all’esaltazione degli stati d’animo.

Acclamata sia come strumentista, sia come compositrice e arrangiatrice, Silvia Bolognesi è uno dei talentuosi trentenni che il mondo c’invidia. Quella sporca trentina si pregia di aprire il proprio sipario su questa regina del contrabbasso, nella speranza che tutte le manifestazioni in calendario accendano i riflettori sia su un piccola città di provincia, sia sulla ricchezza di talenti che il Paese continua – inconsapevolmente – a produrre.

L’evento è realizzato in collaborazione con Jazzflirt, l’ingresso gratuito è offerto da Algida, Autosoft, Biper Bevande, Euro Installazioni, live music pub Lo Scoglio, Motta, Vapoforno Mancini.

Nelle serate successive il cartellone propone:

venerdì 5     

Fabio Genovesi, Esche vive (Mondadori), aperitivo letterario ore 19:00, lido I Delfini

sabato 6     

Paolo Sortino, Elisabeth (Einaudi), aperitivo letterario ore 19:00, lido Il Vascello

domenica 7     

Manuela Salvi, Scrivere libri per ragazzi (Dino Audino Editore), merenda letteraria, ore 17:00, lido I Delfini

serata cinema

Emanuele Forte, La Comédie d’un  Jour                                                                            

Roberto Salinas & Marina Catucci, Una storia da ridere. Breve biografia di Mario Monicelli, ore 22:00, serata cinema, lido Mary Rock

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Quella sporca trentina: seconda tappa con ciclisti

Festival a Scauri dal 4 al 7 agosto 2011: Fabio Genovesi

Nel festival che ridisegna spazi e modalità dell’intrattenimento culturale, iniziano gli appuntamenti sui lidi. Sempre con artisti non ancora quarantenni.

Il primo degli scrittori in programma, Fabio Genovesi, non catturerà solo i lettori in sedia sdraio, sprofondati nella rincorsa all’ultimo rigo delle sue Esche vive, ma anche il pubblico che vorrà ascoltarlo dal vivo al tramonto (ore 19) di venerdì 5 agosto al lido I Delfini, data la trascinante  simpatia con cui sa intrattenere ogni genere di pubblico. La presentazione del libro è affidata a Chiara Valerio e alle letture di Emanuele Gaetano Forte e di Matteo Palmaccio, attori del cortometraggio La comédie d’un jour in programma al festival per il 7 agosto.

Il nome di Genovesi è peraltro già noto  alle  cronache letterarie per Versilia rock city (Transeuropa 2008), un ritratto completamente fuori dagli schemi della molto patinata e molto balneare costa versiliana. Esche vive, uscito invece quest’anno per Mondadori, è una struggente e divertentissima epopea di formazione, comicissima perché giocata sui dolori e le fragilità dei protagonisti: Fiorenzo, il cantante hard rock a cui manca una mano, il piccolo ciclista Mirko che va troppo bene a scuola per poter essere simpatico ai suoi compagni, l’idealista Tiziana che si vota a risollevare le sorti della sua Muglione, prima di pensare a risollevare le proprie.

Tra pesca e ciclismo, Genovesi costruisce massime di vita che servono a riaggiustare il tiro delle azioni goffe e scoordinate dei protagonisti del libro, perché nella vita «ogni tanto […] arriva qualcosa di grosso che ti salta addosso» e tu «devi farti trovare pronto sul fosso con l’esca giusta». Le pagine di questo racconto scorrono rapidissime e accattivanti sotto gli occhi del lettore fino all’ultima sospensione marina, «e torniamo tutti qui a galleggiare», mentre lo sguardo di Genovesi si confonde con quello di una intera generazione: ironico ma con profondissimo disincanto.

L’evento è offerto dal lido I Delfini.

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Lettura oltre la letteratura

Paolo Sortino parla di Elisabeth  

Quella sporca trentina, festival (Scauri 4>7 agosto 2011)

Paolo Sortino, classe 1982, è l’ultima scommessa di Einaudi, casa editrice con la quale ha esordito con un racconto. E poi subito Elisabeth. «Amstetten, capoluogo di provincia della Bassa Austria. Nell’agosto del 1984 Josef Fritzl rapisce la figlia diciottenne e la rinchiude in un bunker antiatomico da lui progettato e costruito nelle fondamenta della propria abitazione. Terrà prigioniera Elisabeth per quasi ventiquattro anni, e dai ripetuti rapporti incestuosi a cui la costringerà nasceranno sette figli.

L’autore invade la cronaca reinventando alcuni episodi, e altrove sceglie invece di riportarli così come sono avvenuti, grazie a una voce narrante che non esprime giudizi né attribuisce colpe. Elisabeth, tenuta prigioniera come un animale nutrito nel caldo di una tana, è la protagonista assoluta di una vicenda che afferra il lettore e lo trascina di peso nel bunker, senza permettergli mai di uscire. Quello che rimane è una storia di amore e follia, terrore e desiderio: ma il valore delle semplici parole che appartengono al mondo “di sopra” – incapaci da sole di decifrare ciò che davvero può essere accaduto in quel bunker – è destinato a svanire» (dalla IV di copertina).

“Di questa storia [di cui] non si può dire e pure non è possibile tacere” (Mario De Santis), Sortino posiziona con mano ferma le tessere, componendo un puzzle che permette al lettore di osservare quasi lucidamente l’accaduto, confrontandosi con l’orrore e sviscerandone le dinamiche senza distogliere lo sguardo. Alcune azioni, sembra suggerire Sortino, non agiscono sul reale ma, semplicemente, lo sovvertono, aprendo spazi paralleli nei quali le vittime, inglobate nel gioco dei carnefici, ne diventano ingranaggio attivo, e lo alimentano.

Anche Paolo Sortino è uno di quei talenti che il mondo c’invidia. I diritti di Elisabeth sono stati già acquistati in Brasile, Portogallo, Spagna e, forse non a caso, in Israele.

Chiara Valerio, con le letture di Emanuele Gaetano Forte e Giacomo Forte, sveleranno al pubblico le pieghe di una narrazione che cerca di agganciare i rovelli del male e viaggia sulla incerta linea di demarcazione tra la cronaca e la letteratura. La cornice è quella del lido Il Vascello, ancora una volta al tramonto (19:00), nella formula degli aperitivi letterari in spiaggia.

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Una merenda in spiaggia e cinema sugli scogli

Chiude Quella sporca trentina, il  festival degli under 40 (Scauri, 4>7 agosto 2011)

I battenti del festival si chiudono con un appuntamento dedicato ai giovanissimi e con due cineasti.

Carta e pennarelli alla mano, la scrittrice Manuela Salvi mostrerà ai bambini, all’ora della merenda (17:00), come nasce una storia. Affermata scrittrice per ragazzi Manuela Salvi ha pubblicato bellissimi albi illustrati, usciti sia in Italia che all’estero, e alcuni romanzi di successo per gli under 18, come E sarà bello morire insieme (Mondadori 2010). Nata nel 1975, grafica di formazione, collabora con la Mondadori Ragazzi come copyeditor e traduttrice. La sua carriera di scrittrice è iniziata nel 2005 con l’albo illustrato “Nei panni di Zaff”, finito subito nel catalogo della Biblioteca Internazionale per Ragazzi di Monaco, che raccoglie i migliori libri al mondo. Dal 2007 giuda il portale di critica e informazione letteraria http://www.editoriaragazzi.com. Manuela Salvi sarà alle 17 del 7 agosto al lido “I Delfini”.

Alle  22, lo storico Lido Mary Rock farà da palco a due giovani filmmakers che ci faranno sorridere ma anche riflettere con due lavori imperdibili. Emanuele Forte, appena ventenne, un talento cinematografico da “autodidatta” ma stimolato sin da piccolo grazie ad un padre regista teatrale, a diversi corsi di teatro, già premiato per il cortometraggio Tiro a Quattro al Sottodiciotto Film Festival di Torino, ci presenta “La Comedie d’ un Jour”. Il corto, girato con l’associazione culturale Fuori Quadro, ci racconta con grande ironia il maldestro tentativo di fuga di Matteo dalla sua città di provincia, bella ma abitata male, dove nascono bar come i funghi, ma con baristi che il caffè non lo sanno fare, fino a quando realizza che la soluzione non è scappare…un tema che prende spunto da sensazioni comuni per chi si sente intrappolato dalla provincia.

Roberto Salinas, laureato in Storia del Teatro presso l’Universita’ “La Sapienza” di Roma (2001) e diplomato in Regia Cinematografica presso la New York Film Academy di New York, una copiosa produzione alle spalle di cortometraggi, fiction e documentari, presenta il documentario Una Storia da Ridere, breve biografia di Mario Monicelli, che fa parte di Primi Piani, una collana di biografie da lui curata in collaborazione con Marina Catucci. Il film, edito da Lantana e realizzato con il contributo della presidenza della Regione Lazio, ripercorre la storia recente del nostro paese attraverso i ricordi e le riflessioni di un protagonista d’eccezione della nostra cultura, Mario Monicelli. Arguto e dissacrante come sempre, il grande regista traccia con ironia e lucidità uno spaccato del carattere italiano mettendone in evidenza vizi e virtù e ripercorrendo la storia dell’ultimo secolo, dalla Grande Guerra ai nostri giorni, passando per il Fascismo, la Seconda Guerra Mondiale e la Ricostruzione.

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